Difficile dire se siamo più emozionati noi che gestiamo il progetto Samba o le bambine ed i bambini che arrivano al campo di Ostra Vetere coi loro genitori!
È sempre come essere al primo giorno di scuola…
La giornata è magnifica, perché proprio ieri un pomeriggio di temporali ha pulito e rinfrescato l’aria: poi qui soffia sempre un bel venticello testo, che cancella l’afa dalla cima delle colline.
Ci siamo: lo staff è al completo, tutti i nostri partecipanti sono arrivati. La registrazione, le firme, insomma la burocrazia, prendono pochi minuti, sempre assicurandoci di rispettare le regole e le attenzioni che questi (troppi) mesi di emergenza hanno reso abituali.
Poco dopo le 8, i tre gruppi sono pronti: un gruppo va subito nella sua tenda, per ricevere gli strumenti del mestiere, matite, colori, tempera matite; il secondo gruppo con l’insegnante si organizza nella seconda delle due tende verdiazzurre, che ai bambini sono piaciute molte perché li fanno sentire allo stesso tempo in avventura e al sicuro. Il terzo gruppo viene subito raccolto dagli istruttori intorno al “mucchio” di bici, lì pronte per loro: a ognuno una due ruote di misura adatta, su cui scrivere il proprio nome, fedele destriero dei prossimi giorni.
Tutti con la magliettina Samba – CLAR e la bandana: i caschetti gialli per chi proverà per primo le mountain bike, ma ci vorrà un po’ di pazienza, perché prima gli istruttori devono fare familiarizzare i bambini con il loro mezzo.
Dopo un’oretta, tutti a raccolta per l’alza bandiera: il tricolore va su bellissimo, mosso dal vento testo, mentre ascoltiamo l’Inno di Mameli a tutto volume. Mano sul cuore!
La mattinata vola, tra i colori del cielo e i primi abbozzi di pittura; tra i giri di una poiana che ci onora della sua presenza e le evoluzioni delle biciclette per imparare a muoversi con precisione; tra chi fa il gioco dello specchio e chi cerca di prendere la striscia bianca del compagno davanti, veloci in mezzo al campo.
È solo il nostro primo giorno.