Questa volta Samba ha portato i nostri ragazzi in un posto che li incanta immediatamente e per sempre: il Museo del Giocattolo di Piticchio (AN). Lo sanno in pochi (per ora…), ma in questo delizioso paesino della Marche, un brillante giornalista di lunga esperienza e la sua gentile signora hanno investito coraggiosamente risorse importanti per dare a tutti noi, grandi e piccini, un dono incredibile.
È difficile anche solo riassumere la ricchezza di questo museo, disposto su più piani in un bell’edificio che si affaccia sulle vallate intorno ad Arcevia (AN), popolate di rocche e castelli, fra cui appunto quello bellissimo di Piticchio, che potete visitare subito dopo aver visto questo fantastico museo: lo abbiamo fatto anche noi, girando nelle stradette del borgo, che a tratti si aprono su paesaggi vasti che arrivano fino all’Appennino e verso il mare.
Faremmo quasi prima a dire i giocattoli che non ci sono qui – ma quali mancano? Impossibile dirlo, perché qui trovate tutto; bene organizzato, ben presentato, bene illuminato, spiegato benissimo dai proprietari-custodi ai visitatori, che vi accolgono amabilmente e vi illustrano con passione e precisione dettagli storici e tecnici, mai in maniera noiosa, ma sempre avvincente, in modo da entusiasmare grandi e piccini.
Da dove cominciare? Dai giochi a carica, per esempio: aereo e sommergibile, perfino una scimmietta che si arrampica! Non lo avremmo mai ritenuto possibile, ed ecco invece questi piccoli capolavori della meccanica di una volta, lasciatecelo dire molto più umana dei giochi elettronici di oggi. A conferma di questo, i ragazzi di Samba ne vanno subito pazzi.
Poi un’infinità di bambole e di soldatini, di ogni epoca, di ogni costume, di ogni dimensione. E poi tantissimi animaletti, cavalli e carrozze, il mondo del circo coi suoi numerosi protagonisti, cowboy e indiani, giochi di guerra, oggetti volanti, trottole, biliardini, navi e battelli.
Possono mancare le costruzioni? Quanti di noi “anziani” hanno passato ore e ore di gioia infinita con le costruzioni in mattoncini o assemblando meccanismi fantasiosi in mille combinazioni di pezzi metallici? Ecco un’occasione per comunicare ai più giovani queste nostre antiche soddisfazioni.
Ecco poi i giochi da tavolo, una vasta scelta, alcuni immortali, altri meno noti, che ci incuriosiscono subito. Passatempi (a volte molto antichi) di strategia, fortuna, leale competizione fra intelligenze e astuzie, con cui si impara anche a confrontarsi, lottare e collaborare con gli altri, ma sempre onestamente rispettando le regole e gli avversari di una partita, restando amici.
Una sala intera affascina tutti quanti: è il mondo magico dei trenini elettrici, da quelli di latta a quelli di plastica, in paesaggi tipici italiani, tedeschi, americani, ricostruiti nei minimi particolari, tutti in movimento, tutti incredibilmente ricchi di elementi reali perfettamente riprodotti in miniatura.
Gli occhi dei bambini corrono entusiasti da un plastico all’altro: esclamazioni di sorpresa ad ogni scoperta di un dettaglio si susseguono senza sosta. Si vede benissimo che vorrebbero toccare tutto e portarsi via tutto: ma, bene educati come sono, riusciamo a tenerli a freno, magari spostando la loro vivace attenzione da uno scenario all’altro, cosa facile con tutti questi minuscoli mondi squadernati davanti a noi.
Quando poi trovano le macchinine, i ragazzi di Samba sono davvero elettrizzati. Marche, epoche, colori, tipologie, ce ne sono per tutti i gusti davvero: auto da corsa e da granturismo, ambulanze, polizia, vigili del fuoco, moto, autobus, macchine agricole per ogni lavoro, camion e camioncini. Anche ora i nostri ragazzi non verrebbero più via, e forse nemmeno noi…
Invece, l’ora è giunta, il pomeriggio è volato in un attimo: portiamo con noi la magia di questo paradiso del gioco e del più sano divertimento. Il nostro impegno è di farlo conoscere a tutto il mondo questo Museo del Giocattolo, e per questo siamo lieti di poter scrivere questa piccola narrazione della nostra gita.
Grandi e piccini, andate a Piticchio! Bellissime colline marchigiane, bellissimo gioiello medievale, fantastico Museo del Giocattolo!
Grazie ancora a chi l’ha ideato e realizzato così magnificamente per tutti noi.